La tempesta: il terrore dei marinai!

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Non c’è niente di meglio di un’uscita in barca, cullati dal dolce sciabordio delle onde e dall’aria dolce di mare. Eppure quest’immagine idilliaca può trasformarsi in un incubo quando una massa di nubi si accumula all’orizzonte. Poi viene fuori dal nulla la paura di tutti i navigatori, anche i più esperti: la tempesta.

Questa ha molti nomi: uragano, tifone, ciclone a seconda delle aree del mondo in cui si trova. La loro caratteristica comune è un vento forte, molto violento che supera i 90 km / h. La sua genesi è dovuta all’incontro in mare tra due masse d’aria, che possono essere calde o fredde. Quando si incontrano e si scontrano, a causa della differenza di densità, formano una tempesta. L’energia rilasciata è in grado di raggiungere 200 chilotoni al secondo, dieci volte quello della bomba nucleare di Hiroshima nel 1945.

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Esempi di tempeste mortali hanno segnato la storia. Il famigerato uragano Katrina, ad esempio, ha preso forma nel Golfo del Messico devastando la Louisiana nel 2005, ha causato più di 1.836 morti. O lo spietato ciclone Böhla in Bangladesh nel 1970, che si era formato sul Golfo del Bengala e causato 500.000 morti.

Si sa che la tempesta è un fenomeno naturale insormontabile. Sebbene le tecniche di navigazione sono perfezionate, la natura resta indomabile. In genere, il modo migliore per proteggere una mareggiata è osservare scrupolosamente le informazioni e le previsioni meteo.  In aggiunta alle dotazioni tecnologiche e di sicurezza, i marinai possono contare su loro istinti e l’esperienza più che hanno. Molti animali marini sono dei premonitori eccellenti di maltempo. Un gruppo di delfini che si avvicinano alla costa o gabbiani che iniziano gracchiare sono spesso segni dell’arrivo di una tempesta in mare.

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Se per caso vi trovate al centro di una tempesta in mare, indossate subito il vostro giubbotto di salvataggio e cercate aiuto lanciando un razzo o indicando la vostra posizione attraverso i fari. Dovreste anche chiedere aiuto via radio e attivare la funzione di allarme del vostro GPS. Naturalmente è importante mantenere la calma e, soprattutto, ricordarvi di agire in fretta, perché raffiche di vento renderanno la pioggia sempre più violenta. Dopo la tempesta, è sempre importante fare un controllo sanitario per identificare possibili lesioni.