La sicurezza in mare
Chi va per mare dovrebbe sempre tener presente la possibilità del naufragio e, soprattutto, chi naviga in mari lontani dovrebbe imparare a cavarsela in tutti i casi di emergenza, sia in mezzo al mare che su un’isola deserta; il fascino del girare il mondo in barca a vela deriva anche dal sentire quel brivido sottile, quando ci si allontana dalla terraferma e ci si rende conto che, in qualche modo, si sta giocando il tutto per tutto.
L’esperto marinaio si distingue dal principiante, dal fatto che ricontrolla tutto, di tanto in tanto, con molta attenzione. Chi naviga spesso sa perfettamente che non può fidarsi troppo delle informazioni che provengono da una sola fonte.
Considerata l’evoluzione della tecnologia, probabilmente presto saranno disponibili sonar sofisticati, economici, pratici e di ridotte dimensioni che potranno essere installati anche su piccole imbarcazioni a vela. Per il momento, però l’urto contro un relitto o un grosso cetaceo è un rischio inevitabile.
Gli urti con altre imbarcazioni, invece, possono essere evitati da una accorta tecnica di navigazione. Sulle piccole imbarcazioni gli strumenti più pratici ed economici per evitare le collisioni con le navi in alto mare sono i riflettori ed i rilevatori di radar. Il radar, infatti, che è senz’altro lo strumento più efficace, ha il difetto di essere costoso e di consumare molta elettricità. Il rilevatore di radar è indispensabile per i navigatori solitari: questo strumento, oltre a suonare l’allarme nel caso si stia avvicinando una nave o un’altra imbarcazione, ne indica anche la distanza e la direzione.
Che sia vostra o a noleggio, vi ricordiamo che è sempre bene controllare la barca prima di partire: verificate che sia armata bene, le manovre, il timone, la deriva e le vele; deve funzionare tutto alla perfezione. Prendete sempre punti di riferimento a terra prima di uscire e durante la navigazione, non dimenticare mai il giubbotto salvagente e tenete sempre una cassetta di pronto soccorso funzionale.