La simbologia del mare

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Il mare, associato al simbolismo dell’acqua, condivide il suo significato: l’acqua è il simbolo della vita, tutte le creature discendono da lontani antenati acquatici e hanno il corpo composto per la maggior parte di acqua. Per il suo costante movimento, il mare può indicare uno stato di inquietudine, di agitazione che genera solitamente indecisione e ambiguità; inoltre lo si può considerare un riflesso del corso dell’esistenza umana e delle oscillazioni dei desideri e dei sentimenti degli uomini.

onde che si infrangono

Per gli antichi egizi e gli ebrei, il mare rappresentava la fonte di tutta la creazione e, nelle prime cronache giapponesi, il mare era la massa primordiale da cui gli dei Izanagi e Izanami, in piedi sul ponte del cielo, crearono la prima terra. I Celti credevano che le loro coste erano maltrattate dalle onde provenienti da un luogo misterioso. Nelle zone costiere del Giappone, gli spiriti degli antenati tornavano simbolicamente al termine del festival buddista Bon, facendo fluttuare delle lanterne che rappresentavano le loro anime nel mare. Storicamente, i pescatori non navigavano durante questa  »ondata degli spiriti che ritornavano », quando il mare univa il loro mondo con uno ultraterreno. Nel folklore hawaiano, il mare è chiamata Holo Kai-o-ka-Ìa (oceano dove corre il pesce), e sono molti i proverbi e i modi di dire in hawaiano legati al mare, la vela e la pesca.

mare e infinito

L’acqua è stata associata anche ad altri significati e simbologie molto complesse e talvolta opposte, come l’accostamento al tema del tempo, della vita e della morte, dell’eterna giovinezza, del peccato e della purificazione, a seconda dell’epoca e del luogo di riferimento.